PhP56



Un quadro al giorno......o quasi!
A daily paint....or nearly so!
Un tableau par jour...ou presque!

lunedì 26 novembre 2012

Cagliostro: acciaio e vetro

Cagliostro- San Leo.

Scultura in acciaio e vetro dipinto a gran fuoco.
Opera eseguita a 4 mani: Angelo Fantoni (acciaio) ed io (vetro).



Esposta per la prima volta nel 2007 (se ricordo bene) proprio a San Leo.....

Ecco un ingrandimento di Cagliostro:

 
Quest'anno, è tornato a San Leo per un mesetto (tra giugno e luglio).

domenica 25 novembre 2012

Mettersi all'opera? o alle opere???

Titolo ambiguo....ma vediamo di chiarirlo subito. La domanda vera del titolo sarebbe " meglio un quadro alla volta o diversi contemporaneamente?"  Suona meglio???

Vediamo che la risposta dipenderà da una cosa: il metodo!! Eh si!!! il metodo.....
Si, perché se dipingete alla prima, allora avete risolto il problema! ne fate uno alla volta per forza: il metodo è: iniziare e finire in unica seduta!! Bon....fine trasmissioni!!

Allora??
Allora!! Se dipingete invece col metodo tradizionale, MA (!!) utilizzate essicanti e "diavolerie" simili, diciamo che in linea generale non dovreste avere grossi problemi a farne uno alla volta, perché questi prodotti permettono di tornare sulla nostra tela dopo meno di 24H!!! E quindi, nel giro di tre o quattro giorni finire il nostro quadro: non ci vedo quindi nessun interesse ad incominciarne diversi....

Il problema si pone quando si vuole utilizzare il metodo tradizionale....quello vero, senza "diavolerie" (ah...le uso anch'io!! tanto per la cronaca...), con solo olio e diluente (trementina, solventi, ecc..!!

Ecco....ci siamo!!
E' qui che comincia l'interrogativo: sono un tipo da un dipinto alla volta o da più?
La risposta (che MI sono dato) è la seguente: quanto tempo hai a disposizione?
Sono convinto che anche per voi sarà lo stesso!! Avete tempo da vendere? o no?
Vediamo la differenza: se hai tempo a disposizione, cioè se riesci a dipingere in media 2 o 3 ore al giorno (!) allora puoi pensare di iniziarne più di uno, da alternare man mano il colore asciuga. Eh si... perché il problema nasce da questa fase: l'essiccazione!!!
Uno strato normale metterà mediamente 15/20 giorni ad essiccare....quindi, nel frattempo...che faccio?? Vale quindi la pena pensare a preparare più soggetti e ad intervalli di 2 - 3 giorni, lavorare su uno di questi, in modo da avere sempre la possibilità di lavorare su...."qualcosa"!

Se non avete tutto questo tempo, conviene lavorare su uno o al massimo due pezzi......con l'intervallo di una decina di giorni in modo da poter dipingere anche in casi di tempo.....più libero!!

Per un quadro eseguito con tutti i crismi (passaggi) dettati dal metodo tradizionale (vedi sul web anche metodo fiammingo) in cui gli starti sono minimo 7......occorrendo (per facilitare i conti) 30 giorni cadauno per essiccare, più i ritocchi finali (magari anche in 2 o 3 sedute......arriviamo a oltre 7 mesi!! Non è una battuta....è così.

sabato 24 novembre 2012

Imprimitura

Che cos'è l'imprimitura???

  • è lo strato neutro che si da tra il supporto (trattato dal produttore o da noi con gesso acrilico o simile) e la pittura vera e propria. Non è ancora lo studio tonale o grisaglia!!

A cosa serve?

Principalmente a due cose:
  • creare uno strato intermedio tra supporto e dipinto che serve da aggrappante e da base al nostro dipinto.
  • Qualcun altro lo usa per non dipingere su una superficie bianca, argomentando che è meno difficoltoso rendersi conto degli accostamenti dei colori su una base diversa dal bianco e, se avete provato...è vero!!
(va data dopo il fissaggio del disegno sulla tela: se avete ripassato il disegno a matita con un pennino e china, la traccia rimarrà visibile per i successivi 2 o 3 strati, anche se ciò dipende principalmente dallo spessore di pittura che si da)

Ci sono vari metodi?

Si. Almeno due, in linea generale.
  • Il primo (più tradizionale) consiste nel preparare un colore (e qui ognuno ha la sua ricetta!!) diluito con trementina e vernice Damar: anche le proporzioni sono un tema delicato che ogni artista interpreta a suo modo, ma come linea generale diremo:
75% di trementina e 25% di vernice Damar.
 
una volta dato, va sfumato bene con un pennello largo e morbido, finché lo strato diventi bello liscio ed uniforme. Lasciare asciugare: secondo la stagione, anche una settimana!! Dovreste vedere ancora chiaramente il disegno e quindi avere il lavoro fatto ancora utile per le prossime fasi. Più asciuga e più si schiarirà e più si evidenzierà il disegno sottostante.


  • Il secondo, invece, è più immediato e più......moderno!! si tratta di preparare un colore (simile a quello che avremmo fatto col metodo tradizionale, ma con colori acrilici!), diluirlo bene (bagnando a spruzzo anche la tela) e sfumarlo con il solito pennello morbido: è più facile che rimangano segni di pennello sull'acrilico rispetto al lavoro fatto con l'olio, semplicemente perchè l'acrilico asciuga molto in fretta!!
(olio su acrilico = OK; acrilico su olio = MAI).

Consigli: con il metodo tradizionale, prima di applicare l'imprimitura, passo una mano d'olio su tutta la tela e, nel caso risultasse troppo (in generale o a zone), lo si potrà spandere meglio e quindi rendere più omogenea questa fase usando uno straccio, che oltre a togliere il superfluo, aiuterà a stendere l'olio. Come procedura generale, dare l'olio prima di preparare la tinta che vi servirà per l'imprimitura, e procedere come appena descritto se lo valutate necessario prima di stendere la tinta.
Per l'acrilico, oltre ad aver bagnato la tela, durante la stesura della tinta, potreste continuare a spruzzarvi acqua in modo da allungare il tempo di lavorazione delle medesima.

Che colori utilizzare per l'imprimitura?

Personalmente quando preparo una tela per una natura morta, preferisco utilizzare Terre (Siena, Ombra.....) con giallo ocra, a volte del bianco e/o una puntina di verde (sap o altro....). A seconda di come mi viene la tinta, aggiusto...aggiungendo quello o quell'altro colore (anche non ancora inserito nella mia mistura: altre Terre, bianco, giallo o a volte anche del grigio di Payne.
NB: il bianco, aggiungetelo sempre dopo aver mescolato gli altri colori, e fatelo piano piano...un po alla volta.

 

giovedì 22 novembre 2012

Riporto del disegno sul supporto.

Per supporto, intendo ovviamente sia la tela, che il pannello telato, la tavola di legno o la carta...e forse qualche altro supporto che in questo momento non mi viene in mente!!

Ci sono opere che necessitano di schizzo a priori, e quindi il problema non si presenta...ovvio!! Anche un astratto - parlando di astratto istintivo - non ha bisogno di bozzetto: è la mano a guidare la spatola o altro mezzo per depositare il colore sul supporto. Se parliamo di metodo "alla prima" allora potremmo anche iniziare a parlare di schizzo, ma (rispetto ad altri metodi, come vedremo dopo) andrà per forza eseguito a mano libera, o mal che vada con l'ausilio di una "griglia" (vedi vecchia illustrazione in merito):



Quando invece cominciamo a parlare di natura morta, o soggetti complessi (anche panorami) ecco che si presentano varie possibilità......
Riprendiamo l'esempio nell'immagine sopra e diciamo che a quei tempi la fotografia non esisteva ancora, ma oggi ci può venire in aiuto: creiamo la nostra griglia sulla fotografia e quindi sulla tela ed iniziamo a riportare ogni tratto presente nei riquadri creati sulla foto all'interno dei corrispondenti quadretti della tela. Finito il disegno, si cancellano le linee guide dei quadretti, si aggiusta il disegno così fatto per migliorarne la visione totale, e quindi si fissa con un fissativo per grafite, o se volete spendere meno con lo stesso risultato, utilizzate della lacca per cappelli!! Come massima, dico solo che il numero di quadretti sulla (sia X che Y) devono essere identici a quelli eseguiti sul modello: se per esempio, il modello è stato suddiviso in 10 x 23, anche il supporto dovrà essere suddiviso con i medesimi valori. Altra cosa, se il modello è quadrato, anche il supporto lo sarà.... (per ulteriori info in merito, cercare sul web).
Uno strumento chiamato compasso proporzionale (proportional divider) può benissimo essere utilizzato ancora oggi per tracciare le linee principali del nostro disegno: lo strumento consiste in un compasso a 4 punte con un centro mobile che  - a seconda di dove lo si colloca - creerà un ingrandimento (o rimpicciolimento) del originale.
Altri, s'ingegnano con carta copiativa (esiste anche quella di GRAFITE fatta apposta!!) ed altri ancora usano invece la tecnologia......il proiettore, l'episcopio o macchine infernali che attraverso lenti servono a riportare il soggetto sul nostro supporto!! Ho addirittura visto una "app" per l'Ipad che serve a questo!!
Scegliete il metodo che volete, anche se il disegno a mano libera rimane un saldo principio dell'arte in generale.

Fatto il disegno e fissato sul supporto, siete pronti per partire col colore!!

C'è però chi non si ferma al disegno a matita!!!!
C'è chi non fissa la grafite (facciamo quindi un passettino indietro) ma ripassa il disegno (magari migliorandone alcuni aspetti) con pennino ed inchiostro di china. Mentre si ripassano i contorni, si creeranno anche le ombre più forti (ma non solo) per dare già al nostro schizzo un volume, una profondità che servirà come traccia per tutto il resto del lavoro....

mercoledì 21 novembre 2012

L'artista

Un operaio lavora con le sue mani.
 
Un artigiano lavora con le sue mani e la sua mente.
 
Come potremmo chiamare uno che lavora con le sue mani, la sua mente ed il suo Cuore???
 
Semplicemente....
 
un ARTISTA!!

Rudimenti sulla pittura ad olio tradizionale e della tecnica bagnato su bagnato.



Ci sono diversi modi di dipingere, ma le due tecniche principalmente utilizzate sono:


Il metodo tradizionale (pittura indiretta), un metodo lungo e “guidato”.

Il metodo bagnato su bagnato (pittura diretta), è un metodo di solito eseguito in una sola seduta, e che in Italia chiamiamo anche “alla prima”.

 

Il metodo tradizionale fa uso di una sotto pittura come base alla pittura stessa, la quale base può essere realizzata in scala di grigi (chiamata grisaglia) e in toni bruni (bistro): personalmente, preferisco le terre (Siena o Terra d'ombra....). I toni dello strato inferiore (o preparatorio o, come preferisco chiamarlo io: lo studio tonale) dovranno essere inferiori rispetto al risultato finale, ciò perchè andando a sovrapporre altri strati (anche velature trasparenti) si arriverebbe ad avere una tonalità generale del quadro troppo scura rispetto al modello.

 

Gli strati trasparenti vengono spesso dati come velature in sottili strati di colore sopra gli strati più opachi: bisogna però aspettare che gli strati inferiori siano essiccati prima di procedere. Ricordiamo anche che qualsiasi colore (anche se non trasparente) diluito (con olio o altri medium) nel giusto modo, risulterà trasparente: se siete alle prime armi, prima di procedere sulla tela definitiva, fate qualche prova su vecchi lavori o carta. (io, procedo così: quando mi avanza del colore, lo spargo su carta (di solito Fabbriano Acrylic da 400gr) e lo lascio asciugare: quando devo fare delle prove per testare la trasparenza di un colore da dare in velatura, lo provo su queste carte tenute per l'evenienza).

Lo strato ultimo (finale) di pittura, può essere dato direttamente sulle ultime velature. I colori applicati in questa maniera di solito danno maggior luminosità al dipinto finale rispetto al metodo diretto (alla prima).

Quando si lavora con questo metodo è importante lavorare “grasso su magro”.

Grasso è il colore preso puro dal tubo o con l'aggiunto di olio di lino, e ciò rende il colore molto più flessibile quando asciutto. Magro, è il colore senza aggiunta di olio o diluito con solventi. Il metodo di lavoro è di iniziare con pittura contenente poco olio (magro), continuando con pittura con un pochino d'olio, e quindi aggiungere ancora olio di lino (grasso). Come regola empirica, lavorare prima con i colori scuri e quindi con i colori chiari aiuta ad osservare questo principio.

 

Riassunto:

Il principio del grasso su magro.


  • Primo strato di pittura, diluito con solvente.
  • Quello(i) successivo(i) ha(nno) meno solvente.
  • Quello(i) successivo(i) NON ha solvente – colore puro dal tubetto.
  • Quello(i) successivo(i) è(sono) colore puro + un pochino di solvente.
  • L'ultimo strato, sarà sempre colore puro con più solvente rispetto a quello precedente.
NB: oggi come oggi, ci sono sempre più pittori (pro e non) che per ovviare ai tempi di attesa tra uno strato e l'altro, usano medium tipo il Liquin (Original) che, oltre a diluire (e quindi a rendere più fluido il colore) contiene un essiccante che nel giro di 24 ore permette di lavorarci sopra di nuovo.
 
 
 

Bagnato su bagnato o alla prima:



con questo metodo, il dipinto è eseguito in una sola seduta, con un “unico” strato che abitualmente risulta opaco o semi opaco. Di solito la tela viene trattata con un medium prima di iniziare col colore: personalmente uso l'olio di lino, ma c'è anche chi usa il Liquin (eh si!! anche qui....) per rendere il colore più fluido e più facile da deporre sulla tela. Se avete una tela importante – a livelo di dimensioni – converrà bagnarla nella aerea che si intende lavorare per prima, e quindi bagnare le aree successive man mano si affronteranno (soprattutto col Liquin che tende ad essiccare più rapidamente a contatto con l'aria).

Il colore ad olio viene steso sulla tela con pennelli e/o spatole: se necessario diluito con un pochino di medium. Alcuni colori sono già morbidi e fluidi di loro, e non hanno bisogno di maggior fluidità. I colori possono essere applicati d'istinto (alla prima) oppure possono essere sfumati con un pennello o strofinati per ottenere l'effetto desiderato.


Questo metodo è l'ideale quando si lavora in esterno (en plein air), cioè quando il dipinto viene completato in loco. Il caso di panorami eseguiti dal vero, sono il tipico esempio.

Bisognerà decidere una strategia da seguire prima di iniziare e di proseguire il dipinto. Tutti gli elementi che compongono un dipinto dovranno essere ben programmati (mentalmente), prestando attenzione ad alcuni elementi fondamentali:

  • la tonalità
  • la composizione
  • le forme e aspetto
  • colori
  • ecc...

Siccome qui non dobbiamo aspettare che il colore si asciughi, dovremo conoscere bene il materiale che utilizziamo, prima di iniziare! Cioè, improvvisarsi pittori alla prima senza conoscere bene il proprio materiale (colori, pennelli, spatole, ecc...) non potrà dare buoni risultati.
Per aiutarci nella programmazione (di cui sopra) si potrà eseguire un bozzetto o un disegno vero e proprio prima di iniziare ad usare pennelli e colori in modo da avere una traccia ben precisa, ma soprattutto....le proporzioni del nostro lavoro!!

 

 

venerdì 16 novembre 2012

Aglio e aceto

Aglio e aceto.






Supporto/support: pannello telato, canvas on panel
Medium: olio, oil, huile.

Dim. support: 18x 24 cm ()

Cornice/frame/quadre: 24 x 30 cm (legno, wood, bois)
Senza vetro, no glass, sans vitre.


Disponibile, available, disponible.

Vendita opere dal blog.

Stavo pensando di inserire una vendita online per le opere (o quanto meno alcune di esse) direttamente da questo blog.
Cosa ne pensate? (commentate sotto, grazie)

Ho notato che molte persone non si avvicinano all'arte per paura..... neppure per chiedere semplici cose, come quale tecnica usa? ma quella, è carta o tela? quello mi piacerebbe, ma la cornice.... ecc...

Per non parlare del prezzo poi....
In una mostra con centinaia di visitatori, è molto probabile che neppure uno di essi si avvicini e chieda "scusi, ma quanto costa un quadro come quello?" Non so se il fatto di chiedere implica in certe persone il rischio di "compromettersi" e di dover comprare per forza, o di fare la figura dello spilorcio (?) ma francamente, non ho mai costretto nessuno ad aprire il portafogli!! e neppure molti artisti che conosco lo fanno!!
Andare a vedere una mostra, è un po come entrare in un negozio...guardare... e non trovare nulla che ti piaccia! oppure trovare qualcosa che ti piaccia, ma non averla comperata perché non c'era il cartellino col prezzo!!
Lo trovo puerile....

Il modo più diretto che ho trovato, è proprio questo: il web. Internet! La vendita online....o quanto meno riuscire a far capire alla gente che non tutta l'arte ha costi vertiginosi!!

E se vedete su internet un quadro che vi piace.... scrivete una mail all'artista chiedendogli cosa costa!! Magari meno di quello che pensavate!!!

Buon'Arte a tutti.

Mandarino

Mandarino mezzo sbucciato.




Supporto/support: pannello telato, canvas on panel
Medium: olio, oil, huile.

Dim. support: 18x 24 cm ()

Cornice/frame/quadre: 24 x 30 cm (legno, wood, bois)
Senza vetro, no glass, sans vitre.


Disponibile, available, disponible.

Due limoni

Due limoni.




Supporto/support: carta, paper, papier.
Medium: olio, oil, huile.

Dim.: 14 x 25 cm (solo la carta, only paper, seulement le papier)

Cornice/frame/quadre: 25 x 35 cm (legno e doratura, wood and gold, bois + dorure)
Con vetro, with glass, avec vitre.


Non + disponibile, not available, plus disponible.

domenica 11 novembre 2012

La firma

La firma in un quadro.....
per alcuni è importante perché è motivo d'orgoglio...per altri ha un significato molto più tecnico direi, e cioè che il quadro è finito! In effetti, molti pittori non firmano le loro opere finché non sono convinti di essere arrivati al meglio... per altri ancora - come me - è una vera angoscia mettervi la firma semplicemente perché se non riesco a nasconderla in modo che non sia un punto di attrazione o di distrazione dal soggetto principale, preferisco non metterla e firmare sul retro del supporto.

Quando si tratta di artisti - anzi Maestri - come Picasso, De Chirico, Dalì, Van Gogh,  ecc... è quasi scontato che le loro opere potessero non essere firmate, in quanto il loro STILE era già una firma!!

Ecco perché molti miei quadri NON hanno la firma sul davanti.....
Sono comunque tutti firmati sul retro, questo per ovvi motivi di "appartenenza" e di "autore".
Molti pittori famosi (e non solo) utilizzarono delle sigle come firma...quasi degli ideogrammi (vedi p.e. Durer, Henri de Toulouse Lautrec, Turner, ecc...). Anch'io nella pittura ad olio ho adottato una firma che sembra proprio un ideogramma, eccolo:

 
 
PhP - Ph= Philippe e l'altra P=Podeschi
così come PhPittore riprende la "firma" oltre alla passione.
 


Curiosità sulle firme d'autore:

ecco per esempio un sito in cui potrete trovare le firme e monogrammi/ideogrammi dei più celebri pittori di tutte le epoche
http://www.pitturaomnia.com/rivista_pittura_0000ab.htm

Esiste anche un dibattito sui falsi d'autore e sul fatto che alcuni artisti/falsari firmino le loro copie con la "propria firma" (cioè proprio nominativo) anziché con la firma "contraffatta" del Maestro....Non saprei per chi tifare..francamente! Ci sono sicuramente vari motivi da considerare a favore o a sfavore dell'una o dell'altra tesi.... ma non saprei a quale dare torto o ragione: penso che entrambe abbiano le loro ragioni, e quindi non vorrei essere io a spezzare la lancia o a dissotterrare l'ascia (di guerra)....NON sono Salomone!

sabato 10 novembre 2012

Presentazione

Eccomi qui...a 56 anni ad aprire un blog. Un blog nel quale vorrei presentare le mie opere realizzate ad olio su tela o su panello telato, nonché una sezione su opere realizzate a computer e quindi stampate su tela.
La mia carriera come pittore ha inizio nel 2009 dopo diversi anni (circa 13) di decorazione/pittura a caldo su vetro: sto parlando di vetrate dipinte e cotte a granfuoco!

Il sotto titolo del mio blog recita "un quadro al giorno": forse un po ambizioso, ma diciamo che l'intento c'e'. Opere di 18x24 cm ca. possono anche essere realizzate in un giorno, ma quelle di dimensioni superiori richiedono diverse sedute e l'eventuale essiccazione del lavoro fatto, cosa che può richiedere diversi giorni.

Olio.
Ogni opera ad olio e' unica. Alcune saranno proposte con la cornice ed altre no: in linea di massima, le piccole opere saranno incorniciate così come quelle importanti. I temi che preferisco (ad olio) sono le nature morte: quadretti molti minimali oppure (al contrario) molto elaborati, cioè carichi di oggetti. Altro tema trattato più di altri (ma non so dirvi il perché....) è quello religioso.

Computer grafica.
Le stampe su tela sono invece disponibili (su richiesta) in diversi formati e fornite in rotolo da intelaiare e/o incorniciare: anche il Vs corniciaio "sotto casa" e' in grado di intelaiare una tela.
Cerco di portare in chiave pittorica attraverso la computer grafica, vari tipi di soggetti: dal panorama al monumento, dal paesaggio al singolo elemento della natura, dal ritratto all'astratto, ecc....