Rudimenti sulla pittura ad olio tradizionale e della tecnica bagnato su bagnato.
Ci sono diversi modi di dipingere, ma
le due tecniche principalmente utilizzate sono:
Il metodo tradizionale (pittura
indiretta), un metodo lungo e “guidato”.
Il metodo bagnato su bagnato (pittura
diretta), è un metodo di solito eseguito in una sola seduta, e che
in Italia chiamiamo anche “alla prima”.
Il metodo tradizionale fa uso di una
sotto pittura come base alla pittura stessa, la quale base può
essere realizzata in scala di grigi (chiamata grisaglia) e in toni
bruni (bistro): personalmente, preferisco le terre (Siena o Terra
d'ombra....). I toni dello strato inferiore (o preparatorio o, come
preferisco chiamarlo io: lo studio tonale) dovranno essere inferiori
rispetto al risultato finale, ciò perchè andando a sovrapporre
altri strati (anche velature trasparenti) si arriverebbe ad avere una
tonalità generale del quadro troppo scura rispetto al modello.
Gli strati trasparenti vengono spesso
dati come velature in sottili strati di colore sopra gli strati più
opachi: bisogna però aspettare che gli strati inferiori siano
essiccati prima di procedere. Ricordiamo anche che qualsiasi colore
(anche se non trasparente) diluito (con olio o altri medium) nel
giusto modo, risulterà trasparente: se siete alle prime armi, prima
di procedere sulla tela definitiva, fate qualche prova su vecchi
lavori o carta. (io, procedo così: quando mi avanza del colore, lo
spargo su carta (di solito Fabbriano Acrylic da 400gr) e lo lascio
asciugare: quando devo fare delle prove per testare la trasparenza di
un colore da dare in velatura, lo provo su queste carte tenute per
l'evenienza).
Lo strato ultimo (finale) di pittura,
può essere dato direttamente sulle ultime velature. I colori
applicati in questa maniera di solito danno maggior luminosità al
dipinto finale rispetto al metodo diretto (alla prima).
Quando si lavora con questo metodo è
importante lavorare “grasso su magro”.
Grasso è il colore preso puro dal tubo
o con l'aggiunto di olio di lino, e ciò rende il colore molto più
flessibile quando asciutto. Magro, è il colore senza aggiunta di
olio o diluito con solventi. Il metodo di lavoro è di iniziare con
pittura contenente poco olio (magro), continuando con pittura
con un pochino d'olio, e quindi aggiungere ancora olio di lino (grasso).
Come regola empirica, lavorare prima con i colori scuri e quindi con
i colori chiari aiuta ad osservare questo principio.
Riassunto:
Il principio del grasso su magro.
- Primo strato di pittura, diluito con solvente.
- Quello(i) successivo(i) ha(nno) meno solvente.
- Quello(i) successivo(i) NON ha solvente – colore puro dal tubetto.
- Quello(i) successivo(i) è(sono) colore puro + un pochino di solvente.
- L'ultimo strato, sarà sempre colore puro con più solvente rispetto a quello precedente.
NB: oggi come oggi, ci sono sempre più pittori (pro e non) che per ovviare ai tempi di attesa tra uno strato e l'altro, usano medium tipo il Liquin (Original) che, oltre a diluire (e quindi a rendere più fluido il colore) contiene un essiccante che nel giro di 24 ore permette di lavorarci sopra di nuovo.
Bagnato su bagnato o alla prima:
con questo metodo, il dipinto è
eseguito in una sola seduta, con un “unico” strato che
abitualmente risulta opaco o semi opaco. Di solito la tela viene
trattata con un medium prima di iniziare col colore: personalmente
uso l'olio di lino, ma c'è anche chi usa il Liquin (eh si!! anche
qui....) per rendere il colore più fluido e più facile da deporre
sulla tela. Se avete una tela importante – a livelo di dimensioni –
converrà bagnarla nella aerea che si intende lavorare per prima, e
quindi bagnare le aree successive man mano si affronteranno
(soprattutto col Liquin che tende ad essiccare più rapidamente a
contatto con l'aria).
Il colore ad olio viene steso sulla
tela con pennelli e/o spatole: se necessario diluito con un pochino
di medium. Alcuni colori sono già morbidi e fluidi di loro, e non
hanno bisogno di maggior fluidità. I colori possono essere applicati
d'istinto (alla prima) oppure possono essere sfumati con un pennello
o strofinati per ottenere l'effetto desiderato.
Questo metodo è l'ideale quando si
lavora in esterno (en plein air), cioè quando il dipinto viene
completato in loco. Il caso di panorami eseguiti dal vero, sono il
tipico esempio.
Bisognerà decidere una strategia da
seguire prima di iniziare e di proseguire il dipinto. Tutti gli
elementi che compongono un dipinto dovranno essere ben programmati
(mentalmente), prestando attenzione ad alcuni elementi fondamentali:
- la tonalità
- la composizione
- le forme e aspetto
- colori
- ecc...
Siccome qui non dobbiamo aspettare che
il colore si asciughi, dovremo conoscere bene il materiale che
utilizziamo, prima di iniziare! Cioè, improvvisarsi pittori alla
prima senza conoscere bene il proprio materiale (colori, pennelli,
spatole, ecc...) non potrà dare buoni risultati.
Per aiutarci nella
programmazione (di cui sopra) si potrà eseguire un bozzetto o un
disegno vero e proprio prima di iniziare ad usare pennelli e colori
in modo da avere una traccia ben precisa, ma soprattutto....le
proporzioni del nostro lavoro!!
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